8 marzo

Non mi piacciono le persone che esaltano la donna solo in questo giorno,
facendo sapere al mondo che la migliore ce l’hanno loro.
Ma nemmeno i contestatori che, con tono arrogante,
additano i pensatori romantici dell’ultimo minuto,
ribadendo l’esasperante concetto che le donne vanno omaggiate tutto l’anno.

Io dico che non ho bisogno di nulla.
Né oggi, né in un altro giorno.

Non mi piace far parte di una “categoria”,
perché farne parte è sempre segno di disuguaglianza, ingiustizia, violenza.
Far parte di una categoria rende deboli agli occhi degli altri.

Ma io non sono inerme.

Sono incazzata.
Sono orgogliosa, determinata, spavalda, sfrontata, consapevole, intelligente.
Io non appartengo a nessuno
e non ho bisogno di essere ricordata o elogiata:
non è con le parole che si vincono le battaglie.

Faccio parte di una sola grande categoria:
quella degli esseri umani.

Ed è per questo che pretendo di non essere inferiore a nessuno.

Educhiamo figli maschi al rispetto
e figlie femmine a farsi rispettare.
Così non ci sarà più bisogno di ricordare le donne
solo quando fa comodo,
in un giorno di sole di marzo.