Era il tredici giugno 1998…

…Era il tredici giugno 1998, avevo il terrore di salire su un palco, cosa che non è mai sparita del tutto, neanche dopo decine di concerti. Bastarono tre minuti e mezzo di canzone per scatenare l’inferno…

Alle volte fallisco

Alle volte fallisco con le parole, alcune sono troppo delicate, altre eccessivamente aggressive. Arrossisco nei momenti di difficoltà, può essere che io stia trattenendo parole drastiche, oppure che stia pensando a parole esageratamente melodiose. Le parole…

Le mie mani pensano

Le mie mani pensano. Quanto è faticoso gestirle! Sarebbe meglio lasciarle sole, eppure intrepide e sfacciate, sono sempre alla ricerca di qualcuno, come se sapessero, che l’amore non può essere vissuto a sangue freddo.

Alcune canzoni mi fanno vivere dei flashback, osservo da spettatore ciò che ero. Mi vedo scrivere il testo di questa canzone durante l’ora di diritto rigorosamente con una biro colorata nella mia Smemoranda e a oggi la recito ancora a memoria. L’insicurezza ha caratterizzato quegli anni, forse l’insicurezza normale che tutti hanno a quell’età. Vedo lacrime per amori che vivevano nella mia testa, belli, passionali, densi di tutto ciò che ancora non sapevo e veramente con quelli non ho ancora smesso, è per colpa loro che mi ritrovo a scrivere.

L’ultima volta – di Elena Ramella

Quella volta non sapevamo che sarebbe stata l’ultima. Ogni volta avrebbe potuto essere l’ultima. Ogni volta avrei voluto vederti ancora una volta prima di non vederti mai più. Se avessi saputo. Se avessimo saputo. La fine…

Sono sicura

Sono sicura che arriverò ad avere tutto ciò che avete voi, con più fatica, con più tenacia, con più sollievo alla fine, avrò tutto tra le mani e sarà merito mio.

Crescerò nella stanchezza

Crescerò nella stanchezza di un corpo andato in rovina, di un pensiero manipolato. Partorirò scuse per restare, per indebolire la mia paura, vomiterò illusioni per rinsaldare il mio sentimento. Eppure non mi rimarrà nulla, solo il…

Dì qualcosa!

Sono seduta sul bordo del letto, le mani accostate ai fianchi. Fuori piove e il silenzio, interrotto dal tintinnare costante e denso di un’acqua che arriva a terra già sporca, mi sta facendo impazzire. Alcune piogge,…

una rabbia

Una rabbia densa e concentrata sfugge al controllo impostato da una morale fragile e imbarazzante.