Tempo – di Elisa Capitani

Sono qui, in questo locale bolognese che non frequento da anni, atmosfera tipo Chicago anni venti, luci soffuse raccolte nel velluto blu. Al centro il palco illuminato a giorno fa scintillare la tromba del musicista che sembra esibirsi da un’altra dimensione. Tintinnii di ghiaccio nei bicchieri che dissetano spettatori assorti, disturbati di tanto in tanto…

Le esplosioni

Le esplosioni sono visibilmente catastrofiche, non lasciano nulla tutto intorno, ma le implosioni, quelle sì fanno paura. Nessuno sente niente. Bruci pian piano e lentamente. Succede la stessa quando ascolti una canzone a ripetizione. Ti mangia dentro un po’ alla volta per poi restituirti completamente diversa al solito e ignaro mondo.

Giostra a cavalli

È uno di quei pomeriggi in cui l’inclinazione dei raggi è perfetta, quel chiaro scuro che si insegue durante tutto il giorno. C’è un leggero vento e i colori colpiti dal sole sono brillanti come in una tela di Monet. Sono i colori caldi dell’autunno, gli stessi del foulard che aggroviglio intorno al mio collo…

Domande

– Trent’anni è l’età giusta per accettare che non diventerai mai più qualcuno. – Io penso che non sarò mai più così giovane. Cosa c’è di bello nell’essere adulti? Niente, proprio niente. Lei è felice? – A volte… Alla fine è colpa mia se le cose belle non le so raccontare perché sono convinto di…

Abbraccio

Non è un pomeriggio come tanti, non capita mai che io abbia il tempo di leggere qualcosa. Cerco nella mia libreria e mi rendo conto che non ho voglia di interpretare parole messe una di fianco all’altra. È così che il prescelto è un libro sottile dal bordo nero. La copertina mi lascia subito senza…

Abbandadono

Mi sono svegliata all’alba, ho baciato Clara e Filippo e adesso sono seduta sul sedile di un aereo chiedendomi che madre sono. Sto andando alla ricerca di una felicità che non sarà mai mia. Sto andando a distruggere il freddo che mi resta dentro. Il rombo dei motori mi innervosisce o forse è solo l’ansia…

Sento la mancanza della gente

Sento la mancanza della gente che sapeva tacere. Sento una malinconia soffocante di tutto ciò che era bisbiglio riflettuto e non getto violento di ragioni spinte fuori dallo stomaco. Sento la mancanza dell’umiltà, dello scrollare le spalle e dire “sarà quel che sarà”. Sento un tormento prendere forma quando sul silenzio si accatasta paura e…

Ogni persona ha il suo angolo

Ogni persona ha il suo angolo ben distinto. Non nel cuore, sia chiaro, ma nello stomaco. Sono tutte rintanate lì in un sacchetto che le contiene. Può succedere che tirino un bel pugno ed io mi ricordi di loro, ma gran parte delle volte restano assopite per anni. Allora mi chiedo, dopo un improvviso e…

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